Cari amici e amiche, ciclo viaggiatori e viaggiatrici,
il 24 Maggio 2016 la nostra Presidente e socia fondatrice dell’associazione, ci ha lasciato.
Se la e’ portata via un cancro, un Cancro piuttosto aggressivo che dalla sua scoperta non le ha concesso neanche 2 anni di vita. 2 anni vissuti comunque con grande positività e forza, lottando e sperando veramente fino all’ultimo giorno.
L’estate precedente era in viaggio in bicicletta in Svizzera lungo il Rodano, prima di Natale ’15 aveva fatto tranquillamente a piedi i 25 km della prima tappa del Cammino di Sant’Antonio, fino a Marzo e’ sempre andata in azienda a lavorare. Che forza e che voglia di vivere !
Con lei se ne e’ andata una luce e pensiamo che questo mondo da quel giorno sia un pò più povero, mancano il suo incredibile sorriso e la luce di positività e simpatia che Antonella trasmetteva a tutti noi e a chiunque incontrasse.
Forse e’ partita per il suo viaggio più bello, un viaggio oltre i confini di questa terra , un viaggio in un’altra dimensione che consente alla sua anima di fare ancora nuove scoperte e contemporaneamente di stare vicina a tutti gli amici di sempre accompagnandoli in tutti i loro viaggi e nelle vicende di questa vita .
L'idea e il progetto Skybike
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L’idea e il progetto SKYBIKE nascono proprio grazie a lei, e in particolare grazie al suo grande amore per il deserto e per l’Africa oltre che per il viaggio in tutte le sue forme.
Antonella, imprenditrice e mamma di una figlia che crescerà da sola, dopo aver perso anche lei a 26 anni la giovane mamma , ama la vita in tutte le sue espressioni .
Si appassiona presto ai viaggi e i suoi grandi amori sono l’Africa e il deserto oltre al Mare, alla barca a vela e alle sue montagne di Sauris dove stabilisce la sua residenza in un luogo da cui non si può non amare la vita e il mondo.
Il primo grande amore’ e’ comunque l’Africa. La scopre con la sua Toyota spingendosi fino al deserto del Murzuq , alla citta’ di Tibouctu in Mali e poi Marocco, Algeria, Libia, Egitto grazie gira in lungo e in largo con la sua Toyota … molto importanti per lei l’amicizia con due fra i maggiori esperti ed esploratori di quei paesi in Fuoristrada : Claudio Chiodi e Roberto Cattone.
Nel 2009 grazie alla sua grande esperienza di viaggi in Africa viene chiamata a guidare la spedizione missionaria Road To Guinea, un lungo viaggio dall’Italia alla Guinea Bissau, una esperienza che sarà per lei molto importante, per cui, una volta arrivata a destinazione deciderà di fermarsi ancora un po’ per vivere la missione e aiutare i missionari cercando di capire meglio le sofferenze ma anche la grande forza delle persone.
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Skybike
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Ama tutto ciò che la vita le offre con grande rispetto e con grande discrezione. Il suo sorriso da solo ha trasmesso gioia e ottimismo a tutti coloro che hanno avuto la fortuna di incontrarla.
16 anni fa incontra Filippo e, insieme a lui si mescolano l’amore per l’africa e la nuova passione per la bicicletta che la spingono a creare SKYBIKE e ad organizzare il primo viaggio in Mountain Bike sulle dune di Sabbia del Sahara. Nasce la Sahara Bike. La nuova idea di attraversare il deserto non piu’ con i mezzi fuoristrada ma in bicicletta .
Il deserto e l’Africa saranno sempre le sue mete preferite per i suoi viaggi in bicicletta e a puedi , fino all’ultimo viaggio in Tunisia a inizio 2011 anno in cui con lo scoppio delle “primavere arabe” viaggiare in quei paesi e’ diventato troppo rischioso. Indimenticabili i viaggi in completa autonomia dalla Tunisia del Nord ai deserti del sud, da Est a Ovest, da Tunisi al Sahara, da Djerba a Tozeur..
La conoscenza e la passione per il mondo della bicicletta la portano nel 2005 a decidere di abbandonare la frenetica attività imprenditoriale e a fare della bicicletta anche una professione, diventa così consulente per la ciclabilità per il comune di Padova e a lei si devono tutte le principali iniziative che hanno poi portato Padova negli anni ad essere una città modello.
Diventa delegato nazionale della FIAB e svolge il suo ruolo sempre con la sua grande discrezione e intelligenza.
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Il medio oriente e i lunghi viaggi in Europa
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In medio Oriente, nel 2005, partecipa all’iniziativa Follow The Women di Detta Regan, 250 donne in bicicletta in Israele, Palestina, Siria e Giordania per portare un messaggio di pace ma soprattutto di emancipazione femminile e di cambiamento di una cultura che vede ancora oggi la donna vivere in condizioni di subordinazione rispetto all’uomo.
Ama i paesi arabi ma la sua cristianità è molto forte e non perde mai l’occasione per difenderla. Insieme alla sua instancabile difesa della dignità della donna.
Poi vengono i lunghi viaggi in Europa, prima nel Nord Europa ( Danimarca e Svezia) , poi i paesi baltici e la Russia, poi la lunga traversata dell’Europa da Padova a Londra sempre in completa Autonomia e senza alcun mezzo di supporto assaporando, conoscendo e ammirando ogni passo, ogni pedalata, ogni metro..
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Sauris
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Il suo paradiso in terra è la sua casa di Sauris, sulle montagne della Carnia, un luogo da cui non si può non amare la vita e il mondo. La sua casa di Lateis era il suo rifugio. Di Sauris, oltre al lago, alle montagne stupende, gli piacevano le persone e a Sauris aveva e ha ancora i suoi buoni amici e amiche. Per questo oggi riposa li, vicino alla sua casa.
A Sauris impara l’importanza dei pellegrinaggi a piedi grazie ai quali si arricchisce di una nuova forza interiore.
Nello scorso dicembre 2015, nonostante la malattia, vuole fare almeno il primo pezzo del Cammino di Sant’Antonio e con Filippo partecipa al pellegrinaggio camminando per 25km da Camposampiero fino alla basilica del Santo.
Il suo sogno era poter proseguire fino a Roma ma purtroppo non le è stato possibile.
Sant’Antonio era per lei un Santo veramente speciale.
Con il suo sorriso ha saputo affrontare grandi sofferenze in silenzio pregando e riflettendo.
Dopo un anno e mezzo in cui la malattia sembrava avanzare ma sempre sotto controllo, la TAC di Gennaio 2016 da un colpo molto forte al suo ottimismo ma anche in questo caso le speranze per nuove cure che stavano arrivando le fanno vivere ancora qualche mese con relativa serenità.
Dalla fine di Marzo i segni della malattia diventano sempre più pesanti . Il mese di Aprile e’ una continua rincorsa nella speranza di poter accedere alla nuova cura ma non c’e’ il tempo, la malattia e’ troppo aggressiva.
Ha avuto tanti tanti tanti amici , nella sua Padova e nella sua Sauris, e in altri paesi del mondo, amici veri, a cui dava molto e da cui riceveva molto. Per lei il contatto con gli altri era vitale.
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Antonella ha amato la vita e la ha vissuta con dignità, eleganza, ottimismo e con un grande grande sorriso.
Nella sua ultima lettera ha scritto ”…amate la vita come la ho amata io e sorridete e siate allegri…”
Ciao Antonella sei sempre con noi e un giorno le nostre anime torneranno a sorridere insieme.
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